Conte Elisa
SAGGIO SULLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Quando si affronta il tema dello sviluppo sostenibile è necessario, innanzitutto, comprendere bene in cosa consiste. In questi ultimi anni, l’opinione pubblica nazionale si è rilevata molto sensibile ai temi del risparmio energetico, della tutela del paesaggio, dell’economia, del rispetto dei diritti civili e delle istituzioni. Si tratta di tematiche diverse tra loro, ma che hanno in comune il concetto di equilibrio e di armonia tra uomo e natura e in questa direzione si colloca il tema dello sviluppo sostenibile. Quest’ultimo nasce alla fine degli anni settanta a seguito della crisi petrolifera che scosse l’economia mondiale, in quanto aumentarono i costi dell’energia. Di conseguenza, diversi paesi occidentali attuarono politiche di austerità, al fine di limitare il consumo di energia.
Il parossistico sviluppo dell’economia, l’inseguimento della crescita economica a qualsiasi costo, l’ossessione per l’incremento del Prodotto Interno Lordo hanno provocato problemi che rischiano di trasformarsi in catastrofi: inquinamento dell’aria, riduzione dello strato di ozono, estinzione di molte specie viventi, carestie, sovrappopolazione. A livello sociale, aumenta il divario tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo, tra chi ha troppo e chi non ha il necessario. Senza falsi e azzardati moralismi è forse giusto invocare un cambiamento che metta in primo piano, nell’ambito della produzione e delle esistenze individuali, la qualità a scapito della quantità.
Occorre una critica responsabile e costruttiva al consumismo imperante che ci sta sommergendo di rifiuti, che ci obbliga a ritmi di lavoro insostenibili, che sta esaurendo le risorse del pianeta. Occorre una partecipazione autenticamente democratica dei cittadini al governo della cosa pubblica. Bisogna, quindi cominciare a ragionare in termini globali, superando le logiche utilitaristiche e nazionaliste. Senza sovvertimenti radicali che rappresentano altrettanti salti nel buio, molto si può e si è incominciato a fare, sul piano della salvaguardia ambientale e della solidarietà sociale. Molti cittadini hanno compreso che la crescita illimitata è un mito pernicioso, non costituisce più un obiettivo legittimo e auspicabile. Soprattutto, sono tanti coloro che hanno acquisito la consapevolezza che preservare il nostro pianeta per affidarlo integro alle future generazioni, affinché ne possano godere la bellezza e l’integrità delle risorse, è un imperativo morale cui non si può derogare.
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